Quando Rocca Madre si è costituita, nell’agosto del 2016, le cooperative di comunità non si sapeva bene che cosa fossero, almeno nelle Marche. Avremmo voluto ancorarci a Rocca Monte Varmine, una tenuta agraria pubblica, di oltre 600 ettari nel cuore della Valdaso, proprietà del Comune di Fermo a cui i terreni e la rocca medioevale che li domina furono donati nel XIV secolo. Oggi la rocca e le circa 40 case coloniche sono in rovina, i terreni degradati. Riqualificare quella tenuta con un’agricoltura sociale, sostenibile e capace di tutelare il territorio ripristinandone anche il paesaggio storico sarebbe stata la nostra missione. Il rifiuto del Comune di Fermo ad intraprendere con noi il progetto non ha disperso le energie che intanto si erano messe in gioco. Terre private in comodato gratuito lungo la Valdaso, soci agricoltori conferitori, locale di comunità a Pedaso anch’esso in comodato gratuito e tanta passione hanno comunque fatto nascere Rocca Madre. Oggi coltiviamo il Senatore Cappelli e il miscuglio di Aleppo, una popolazione di ben 700 varietà di grani sperimentata in Siria dal genetista Salvatore Ceccarelli, utile contro i cambiamenti climatici e che evolve in modo diverso nei vari territori. Un grano tipico del Piceno le cui caratteristiche organolettiche si possono ottenere solo qui; ne abbiamo ottenuto pasta e farina, dando vita a una filiera di comunità, perché i trasformati (pane, biscotti, crackers, pizza) sono affidati a “roccamadrini” operanti nei piccoli centri della Valdaso, spesso a rischio abbandono. Infine abbiamo attrezzato il locale di comunità di Pedaso dove realizzeremo un mercatino dei contadini biologici e tante attività per sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali e per consolidare le relazioni sociali e comunitarie. Quando Rocca Madre si è costituita, nell’agosto del 2016, le cooperative di comunità non si sapeva bene che cosa fossero, almeno nelle Marche. Avremmo voluto ancorarci a Rocca Monte Varmine, una tenuta agraria pubblica, di oltre 600 ettari nel cuore della Valdaso, proprietà del Comune di Fermo a cui i terreni e la rocca medioevale che li domina furono donati nel XIV secolo. Oggi la rocca e le circa 40 case coloniche sono in rovina, i terreni degradati. Riqualificare quella tenuta con un’agricoltura sociale, sostenibile e capace di tutelare il territorio ripristinandone anche il paesaggio storico sarebbe stata la nostra missione. Il rifiuto del Comune di Fermo ad intraprendere con noi il progetto non ha disperso le energie che intanto si erano messe in gioco. Terre private in comodato gratuito lungo la Valdaso, soci agricoltori conferitori, locale di comunità a Pedaso anch’esso in comodato gratuito e tanta passione hanno comunque fatto nascere Rocca Madre. Oggi coltiviamo il Senatore Cappelli e il miscuglio di Aleppo, una popolazione di ben 700 varietà di grani sperimentata in Siria dal genetista Salvatore Ceccarelli, utile contro i cambiamenti climatici e che evolve in modo diverso nei vari territori. Un grano tipico del Piceno le cui caratteristiche organolettiche si possono ottenere solo qui; ne abbiamo ottenuto pasta e farina, dando vita a una filiera di comunità, perché i trasformati (pane, biscotti, crackers, pizza) sono affidati a “roccamadrini” operanti nei piccoli centri della Valdaso, spesso a rischio abbandono. Infine abbiamo attrezzato il locale di comunità di Pedaso dove realizzeremo un mercatino dei contadini biologici e tante attività per sensibilizzare la popolazione sui temi ambientali e per consolidare le relazioni sociali e comunitarie.
Olimpia Gobbi