La scelta di dare a questo numero di “Visioni, in Evoluzione” il titolo “Costruire” è stata frutto di una serie di riflessioni che cercherò di sintetizzare in questa pagina.
Il primo nodo da sciogliere è stato il seguente: in vista della fine di una pandemia che ha completamente stravolto i canoni e le regole della convivenza umana in tutte le sue espressioni, dall’economia al lavoro, dal sociale alla salute, si deve ragionare sull’idea di “Costruire” o “Ricostruire”. Vale a dire si deve partire da una prospettiva che prevede la necessità di affrontare i problemi che cominciano ad intravedersi cambiando radicalmente tutti i parametri e gli strumenti utilizzati finora (Costruire), oppure raccogliere i pezzi di una società sbriciolata in ogni angolo del mondo e rimetterli insieme (Ricostruire) sperando di realizzare qualcosa di nuovo? Abbiamo raccolto i contributi di grandi innovatori, di società all’avanguardia, di imprese già proiettate a pensare il domani e abbiamo cercato di tirare le somme di riflessioni, input, progetti, strategie. Siamo arrivati così alla conclusione che la vera sfida che ci sottoporrà la fine della pandemia sarà quella di Costruire dalla base una nuova società capace di superare finalmente i limiti, gli arroccamenti, le ambiguità, gli egoismi e le indifferenze di quella che, implacabilmente, il Covid 19 ha imposto che ci lasciassimo alle spalle. Per realizzare questa rivoluzione globale, però, dovremo avere la forza e il coraggio di cambiare radicalmente sia gli strumenti materiali che l’approccio mentale necessari al processo di Costruzione. E’ quindi indispensabile aprire un confronto approfondito su questo passaggio da cui dipende il futuro della nostra società. Non solo di quella italiana, ma del mondo intero. C’è già chi ha intrapreso questa strada ed è in grado di conferire nel dibattito certezze e proposte, ma il percorso deve essere comune, capace di coinvolgere tutte le risorse disponibili. I cittadini in primis. I temi specifici sono al centro degli interventi che ospitiamo nelle pagine che seguono, ma la cornice non può che essere questa.
Pietro Frenquellucci, Direttore VE