“La Casa della fenice per vincere le dipendenze”. Così si intitola il lavoro dei ragazzi della classe IIIAB dell’istituto Prof. “Ciccarelli” di Cupramarittima. I ragazzi si sono sentiti, fin da subito, protagonisti di una storia e, sebbene si trattasse di un lavoro di simulazione, l’hanno vissuta intensamente, partendo dai propri bisogni e scegliendo come ambito di intervento la Dipendenza. Senza alcun dubbio hanno ideato il logo pensando alla Fenice come evocatrice di rinascita dopo la morte, e, quindi, la loro cooperativa come luogo dove la persona dipendente sarebbe potuta tornare a vita nuova. Per comprendere se la loro idea avesse un risvolto nella vita reale, grazie alla collaborazione della scuola, sono stati ideati dei questionari e i ragazzi li hanno sottoposti a diverse persone all’interno della loro rete sociale. Il positivo riscontro del bisogno ha portato ad una selezione delle dipendenze oggetto di lavoro della cooperativa: uso di sostanze tossiche ed alcol, ludopatia e dipendenza patologica affettiva. È stato individuato il target di riferimento nelle fasce adolescenziale-giovanile ed età adulta. Dai problemi oggetto di indagine sono stati individuati gli obiettivi di lavoro come ad esempio migliorare e facilitare le occasioni di ascolto, favorire una cultura del sano divertimento ecc. Dagli obiettivi le attività: sportello di ascolto, numero verde, laboratori espressivi, momenti di incontro. Il percorso si è chiuso con un’ipotesi di costi di start up dell’iniziativa evidenziando i punti di forza e di debolezza.
Micaela Gasparrini