Lo scorso 7 novembre, a Milano, ho partecipato all’iniziativa di Legacoop dal titolo “ACCANTO – Persone, cooperative, comunità per lo sviluppo”.
L’ appuntamento ha riunito i principali attori pubblici e privati, a livello nazionale e territoriale per definire politiche e azioni innovative e concrete di sviluppo locale, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei privati per attivare esperienze in sinergia con gli enti locali, nei processi di sviluppo locale in un mondo in rapido cambiamento.
Dopo alcuni spunti teorici e di ispirazione su come ripensare politiche di sviluppo più adeguate ai bisogni reali delle città e delle aree interne, ci siamo diretti poi ai lavori nei tavoli tematici, ben sei: Beni Comuni, Borghi e Cultura, Cura del Territorio, Rigenerazione, Sanità e Turismo.
Con Bottega del Terzo Settore ho aderito al gruppo di lavoro sul tema “Borghi e Cultura”, da cui è emersa una diversificata esperienza dai vari territori, specialmente in aree interne, su come processi di rilancio e di rigenerazione possano dipendere da variabili favorevoli e meno, spesso le stesse per territori diversi. Tra le favorevoli c’è sempre la capacità di coinvolgere la comunità e i giovani, soprattutto (quelli che ci sono!), direttamente nella gestione dei progetti, a volte anche supportandoli attraverso la creazione di vere e proprie forme di impresa mutualistica e comunitaria. Il ruolo di soggetti di terzo settore (tra cui anche le Fondazioni e delle associazioni di categoria), può essere cruciale a garantire strumenti di continuità tra le fasi iniziali di un progetto e lungo le fasi più delicate, fino alla stabilizzazione anche economica del progetto.
Ripensare le formule dell’economia è diventato urgente (cit. Prof. Luigi Corvo, Università Bicocca di Milano) per cui non avrebbe più senso raggiungere una ricchezza che non contempli la variabile del benessere sociale (Social Progress Index).
Bello scambiare opinioni, pratiche e difficoltà in un dibattito aperto e autentico e sicuramente trasversale, vista la diversità dei professionisti intervenuti. Molto suggestivo farlo in uno spazio ex ospedale psichiatrico divenuto un teatro “social business”, LaCucina.
È stata una giornata intensa, ricca di incontri e di confronti, nella quale ho avuto la possibilità di conoscere moltissime realtà ed esperienze e durante la quale ho potuto apprezzare insieme ad altri il lavoro promosso da Bottega del Terzo Settore e la sua compagine sociale nelle Marche del Sud a sostegno di un’economia rigenerativa dei luoghi e delle comunità. In particolare ho potuto raccontare il lavoro di promozione e sostegno delle comunità resilienti ai tempi del Covid (progetto COM RES), il progetto APPENNINO 2021 al fianco delle Fondazione Edoardo Garrone e della Fondazione Carisap. E ancora della nostra esperienza con i Fondi del PNRR nella costruzione del Metro-borgo a Montalto delle Marche ed infine dell’ambizioso appuntamento internazionale con gli innovatori sociali in area interna, i ChangemakerDays 2023.
Anche a Milano è iniziato un percorso sui territori, che spero continui a generare nuove alleanze nazionali e nuove idee coraggiose ma possibili per creare forme di economia sempre più volute dalle persone.
di Silvia Silvozzi