Riforma del Terzo Settore: gli obblighi relativi alla tenuta della contabilità e al sistema dei controlli
A cura del Dott. Antonio De Angelis – Presidente Centro Studi “Prometeo”
Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ascoli Piceno
Tra le novità introdotte dal Codice del Terzo settore (D.Lgs. n. 117/2017) vanno segnalati gli obblighi relativi alla tenuta della contabilità e al sistema dei controlli.
In particolare, l’art. 13 del Decreto definisce gli adempimenti relativi alle scritture contabili e alla redazione dei bilanci degli Enti appartenenti al terzo settore, specificando che essi devono redigere un bilancio di esercizio composto di stato patrimoniale e rendiconto finanziario nel quale trovino allocazione, e quindi vengano rappresentati, i proventi e gli oneri rispettivamente conseguiti e sostenuti dall'ente stesso. È stata poi prevista una semplificazione per quegli enti con ricavi e proventi di importo inferiore a 220.000 euro; per gli enti con ricavi superiori ad 1 milione di euro è stato previsto l’obbligo di depositare – presso il Registro Unico Nazionale del Terzo settore – il bilancio sociale.
Con riferimento agli enti che esercitano attività esclusivamente o principalmente sotto forma di impresa commerciale non è stata prevista alcuna deroga rispetto all’ordinamento contabile e di bilancio tipico delle società commerciali. Pertanto, tali enti dovranno tenere il libro giornale e degli inventari, tenere le scritture contabili richieste dalla loro natura e dimensioni e redigere il bilancio di esercizio adottando lo schema e i criteri di valutazione previsti a seconda dei limiti dimensionali.
I nuovi obblighi previsti dalla riforma richiedono l’adozione di sistemi organizzativi e informativi adeguati che, seppure in un primo momento potranno apparire onerosi, risulteranno nel tempo ampiamente apprezzati sia dagli stakeholder di riferimento, sia dagli stessi Enti che, potendo dare maggiori informazioni e trasparenza alla propria gestione, potranno attrarre ulteriori risorse per finanziarie le proprie attività istituzionali.